mercoledì 7 settembre 2016

Houston, avete un problema!

Per risolvere i problemi ci sono molti percorsi possibili, ma un unico assunto li accomuna tutti: il punto di partenza. Per affrontare e risolvere un problema è indispensabile riconoscere di avere un problema.

Con queste poche righe si può riassumere quanto ci ha regalato il Consiglio comunale di ieri, 05 settembre 2016. (Clicca QUI per vederlo)

I temi trattati non erano proprio di vitale importanza per il futuro del paese, ragione per cui diventava ancor più importante lavorare per affinare le tecniche di approccio agli argomenti ed agli oppositori, sia dal punto di vista dell'eleganza che dal punto di vista dello stile. Riuscire ad offrire all'esterno una immagine positiva e soprattutto dimostrare discontinuità con il passato, risulta importante anche per recuperare il consenso perduto, visto il crollo subito dalla lista Liber@, e vista la vittoria risicatissima del Coordinamento alle ultime elezioni. 


Invece alle cronache si continua a consegnare il mutismo di gran parte dell’aula o, ancor peggio, gli interventi di chi sarebbe meglio se ne stesse muto… taluni per rispetto del pudore ed altri per il rispetto che si deve alla lingua italiana!

Il tema principale trattato dalla massima assise cittadina è stato la richiesta presentata dai consiglieri dell’opposizione  di costituire una “commissione di indagine” in grado, a loro dire, di far luce sulla vicenda delle fidejussioni non escutibili presentate al Comune di Grado da parte del Consorzio Lido Moreri.

Una innocua istanza da liquidare con un benevolo accoglimento. Tale infatti è stato l’atteggiamento del sindaco Raugna, il quale con modi e toni consoni all’occasione, ha fatto un discorso il cui contenuto può così essere riassunto: “volete il giocattolino? Va bene, vi diamo il giocattolino!” Va sottolineato, a  proposito dello stile richiamato in precedenza, che per l’ennesima volta il sindaco ha dato indicazione di voto palese ai banchi della maggioranza, come un Maricchio qualunque, confondendo il suo ruolo di capo dell’esecutivo con quello dei gruppi consiliari, svuotandoli di fatto delle loro prerogative e della loro dignità… neanche ce ne fosse il bisogno! 

Una Commissione comunale di questo tipo serve solo a fare un po’ di casino, forse darà più visibilità a chi la sta cercando o forse nasce per altri motivi più reconditi; tutte ipotesi comunque che però non affascinano più di tanto, visto che questo strumento è una arma spuntata, come peraltro correttamente ricordato dallo stesso consigliere Marin in aula, non avendo alcun potere impositivo superiore a quello che hanno già i singoli consiglieri comunali, né in sede di raccolta dei dati né in sede di utilizzazione delle conclusioni, ammesso che si arrivi a qualche conclusione seria.

Bene allora - direte - pratica archiviata! Certo, pratica archiviata se non ci fosse quel “problema”, quel “peccato originale”, già segnalato su questo blog (clicca QUI per leggere) dopo il primo Consiglio comunale, rappresentato dal capogruppo di Liber@, Fiorenzo Facchinetti. Senza che ce ne fosse motivo, a pratica di fatto archiviata dalla disponibilità espressa da sindaco, Facchinetti ha letto un discorso preparato, vuoto di contenuti, inutile al procedimento amministrativo, funzionale unicamente a creare zizzania, denigrando i consiglieri di opposizione, tentando di gettar loro del fango con dietrologie e considerazioni al limite dell'imbarazzante, visto il contesto istituzionale e, soprattutto, visto il nuovo clima politico promesso da questa amministrazione. 

Cosa c'è di nuovo, rispetto alla vecchia politica che vive di ricatto incrociato, nell'accumunare l’ex Commissario Kovatsch all’operato del PD gradese oppure nello dare dei manipolati ai consiglieri di opposizione? Francamente ci sarebbero anche altre amenità espresse in aula, ma la mia mente le ha già archiviate nel reparto "meglio dimenticare, visto che l'aver fatto riemergere il personaggio è pure colpa mia!"

La cosa più sbalorditiva però, non è tanto il solito ruolo di “picchiatore”, sempre uguale a se stesso, che il capogruppo di maggioranza incarna, ma la sua maggioranza che non vede in lui un “problema” da risolvere. Allora il problema lo diventano i consiglieri di Liber@ (e pure quelli alleati) che si riconoscono negli “interventi” del loro capogruppo, preso atto che non ne prenderne le distanze; quelli che fuori dal contesto istituzionale stanno molto attenti nell'utilizzare toni pacati, moderati, concilianti, mai nemici di qualcuno, ma che nulla hanno da dire in Consiglio comunale se qualcuno parla anche a nome loro in quel modo offensivo ed irriguardoso, finanche della decenza.

Allora il problema sono pure i componenti della giunta che ascoltano apparentemente compiaciuti gli sproloqui del "loro" capogruppo.

Signori del Coordinamento, quale è il fine politico di questa condotta che vede in voi dei soggetti dialoganti e disponibili, però armati alla bisogna, e pure alla "non bisogna" di un picchiatore? Credete di mettere in riga i componenti dell'opposizione sventolando loro sotto al naso un presunto dubbio "passato"? E' questa la prassi politica che intendete mettere in atto per gestire i Consigli comunali e la città di Grado?

Che poi, ammesso che la reiterazione della vecchie e stantie tattiche politiche possa essere funzionale ai fini che vi siete prefissati, ma proprio da quello che ha più "passato" di tutti volete far rinfacciare il "passato" agli altri?

Houston, confermo! Avete un problema!





2 commenti:

  1. Caro Paolo, mi piace la lucida analisi, discreta e costruttiva, per chi ci crede ancora all-amore per Grado. mi domando come non si passa dalle promesse elettorali all-impostazioe della azione. Spaventati i consiglieri? O assenti e distanti dall- amministrare un_azienda sede di un turismo economicamente sostenibile. siamo nella fase di riavvio della gestione dei beni della comunita' ma non perdiamoci dietro ai tanti armadi pieni di scheletri, anzi un cimitero di scheletri *cfr R.Marin* proponiamo e condividiamo le azioni purche' parte di queste non siano gia' scadute.

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  2. Grazie del commento Nevio. Perdersi "dietro ai tanti armadi pieni di scheletri" è attività che andrebbe fatta, semmai, in campagna elettorale, quando l'offrire informazioni di questo tipo potrebbe aiutare l'elettore a valutare la credibilità degli attori in campo.
    In ogni caso andrebbe fatta da chi non una sua "storia politica", proprio per evitare l'effetto boomerang.
    Fare questa attività da una posizione di forza, qual'è quella che ha la maggioranza nell'attuale sistema politico amministrativo, invece fa trasparire debolezza, fa percepire una mancanza di argomenti e poca concretezza, come giustamente evidenziavi.
    Ciao

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